Indagine nazionale su modalità di iscrizione all’Albo dei CTU e di asseverazione

Ci pensavo da tanto… e dal pensiero sono finalmente passata all’azione. E sono io a lanciare il primo S.O.S. di questo blog.

Sappiamo bene come  ogni tribunale  segua regole diverse in merito alle  modalità di iscrizione all’Albo dei CTU e di  asseverazione dei documenti.

Durante i corsi sul Traduttore Giurato ho avuto modo di confrontarmi con numerose realtà, ognuna dotata di modalità specifiche.

Mi piacerebbe redigere una statistica a livello nazionale, e per questo avrei bisogno del vostro prezioso aiuto.  Ho preparato un questionario abbastanza specifico (non troppo lungo, coraggio!) al quale è sufficiente rispondere barrando le caselle a fianco di ogni domanda. Solo in pochi casi è richiesto l’inserimento di dati specifici e comunque assolutamente neutri e anonimi.

Inutile dire che ciascuno risponderà riferendosi al Tribunale della propria città!

Coloro che hanno tempo e voglia di dare una mano per la realizzazione di questo progetto possono chiedermi il modulo in formato excel  scrivendo a info@ferrotraduzioni.it  (con oggetto QUESTIONARIO),  compilarlo e rispedirmelo. Giuro che il tutto non richiede più di una piccola pausa caffè!

Grazie a tutti/e

9 thoughts on “Indagine nazionale su modalità di iscrizione all’Albo dei CTU e di asseverazione

  1. Maria Antonietta, la tua indagine è ancora in corso? La ricorderei volentieri sulla pagina dei traduttori in facebook, in una nota fissa, se sei d’accordo.

  2. Ciao,
    volevo solo aggiungere una cosa sulle asseverazioni. Mi è capitato (al tribunale di Belluno) di dover asseverare la traduzione (IT>FR) di un documento che mi riguardava. L’impiegato ma ha detto che non si poteva fare perché il documento tradotto (da me) mi riguarda in prima persona. Mi ha anche mostrato l’articolo del codice che lo proibiva … conoscevo gente … ho insistito … ha quindi trovato negli articoli precedenti (molto prima) l’articolo che diceva il contrario. Non mi sono stupita, questo illustra bene il funzionamento amministrativo italiano, voglio dire “elastico”, malleabile. Purtroppo non mi ricordo il numero di questi articoli. Ecco volevo solo dividere questa esperienza. Ciao. Françoise NICOL

  3. A me è capitato di asseverare traduzioni presso il Tribunale di Pordenone nonché presso il cancelliere del giudice di pace sempre di Pordenone (perché lavorano a giornate alterne e quindi io rimbalzo dall’uno all’altro). Nessuno dei due mi chiede di essere CTU (meglio cofi perché non mi interessa diventarlo). La mia esperienza è che il cancelliere del giudice di pace ne capisca molto di più rispetto all’addetta del tribunale. Inoltre costui ha molto più senso pratico ed è prodigo di buoni consigli, e non mi fa sprecare marche da bollo (c’è una divergenza di interpretazione se le marche devono essere applicate solo sulla traduzione o anche sul documento da tradurre). Ho scoperto che anche le agenzie di traduzione della zona di Pordenone vanno dal cancelliere presso il giudice di pace e non in tribunale.

  4. Pingback: ASSEVERAZIONI PRESSO IL TRIBUNALE DI PISA « STL – Studio di traduzioni legali – Formazione per traduttori/interpreti

  5. Salve Mariantonietta, volevo lasciare la mia esperienza riguardo il Tribunale di Agrigento dove le traduzioni e le asseverazioni le può fare chiunque, senza l’obbligo di essere CTU. ahimè…

  6. Pingback: Sondaggio sulle modalità di iscrizione all’Albo dei CTU e di asseverazione – a cura di M. A. Ferro « STL – Studio di traduzioni legali – Formazione per traduttori/interpreti

  7. ciao Antonietta,

    posso diffondere il tuo sondaggio fra i colleghi del Ministero e su Facebook?

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